Pochi comprendono che il non lamentarsi può significare il raggiungimento della convinzione dell'inutilità di esternarlo. E ci si accorge d'esser pronti a ricevere in sé tanto la tristezza quanto la felicità. Solo che la tristezza è talmente gentile da bussare spesso alle porte dell'anima, mentre la felicità la vediamo passeggiare disinvolta in lontananza, sul marciapiede dirimpetto, distante dal nostro stare...