Quando l’anima affonda nel silenzio del dolore, non chiede risposte — cerca mani che non tremano nel restare, occhi che ascoltano senza parlare, e un respiro vicino che le ricordi che esistere, a volte, è già resistere. E in quel resistere silenzioso, tra lacrime che nessuno vede e sospiri che nessuno raccoglie, sboccia il fiore più raro: la tenerezza di chi rimane, anche quando non sa cosa dire.