Se l'informazione dipingesse il mondo per impedire all'Umanità di vederlo al naturale, sarebbe disinformazione. Ma che accidenti è quella italiana, che convince mezzo popolo sulla sacralità delle sentenze di condanna di Berlusconi; e l'altro mezzo, sull’urgenza di difenderlo dal terrorismo giudiziario comunista? Delle due l'una: o l'Italia sta crepando di terrorismo giudiziario, o è quello mediatico a ridurci come asini in mezzo al frastuono.
In Italia i problemi ci ballano davanti come un pugile abilissimo a colpire e schivare. Nella Prima Repubblica eravamo afflitti dallo strapotere dei partiti, poi dalla corruzione di Craxi, e nella Seconda, il conflitto d'interessi di Berlusconi abbiamo dovuto sopportarlo 17 anni. Ma quando, con il prof. Monti, pensavamo che la politica avesse imboccato la discesa, ecco spuntare dal sottobosco economico, le CASTE rapaci, intoccabili e intassabili.