Sono il frutto di quello che ho raccolto, derivato da quello che ho donato e mescolato a ciò che ho lasciato dietro me. Sono un libro ricco di bellissime parole, ma scritte in una lingua che in pochi comprendono. Ho capitoli contorti e una copertina che difficilmente lascia intravedere cosa nasconde. Non ho una "sintesi" né una "Trama" su di essa. Mostro quel poco che basta per salvare l'apparenza perché ritengo che il mio Essere sia per pochi in
Non sottovalutarmi mai. I miei silenzi spesso sono più pericolosi delle tue parole. Non colpire mai alle spalle chi le cose te le ha dette chiare, perché non ripete mai due volte. Guardati meglio allo specchio, ma non quello appeso al muro... quello dell'anima!