Una volta ho odiato Meryl Streep perché era stata scelta da Clint Eastwood per "I ponti di Madison County". Ma come, mi chiedevo, hanno preso un'attrice che fa l'italiana imitando me! E non me?
L'esperienza più preziosa è forse stata quella con Quentin Tarantino, che era un regista quasi alle prime armi e aveva una visione chiara di ciò che voleva fare. Non sempre capiva quello che stavo facendo, ma poi montando il film ha capito che c'era un nesso logico, quindi è stato bello che lui si fidasse dei miei istinti. E quando dava dei consigli sul set erano molto validi.