Volgi lo sguardo per mirare l’altro e provarne invidia e scorgi che il tuo corpo ne sta risentendo: arriverai alla fine dei tuoi giorni dove non ti resterà altro che un tempio scosso da incredibili terremoti e fremiti di cattiveria e ti ritroverai lì, sepolto nella vergogna del giudizio e paragone altrui.
Ed è subito sera.
Inconsapevolmente, qualsiasi pensiero tu faccia lo hanno fabbricato molti altri umani prima di te: sta a te poi, esporlo e far nutrire gli altri della tua presenza al mondo.