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Ogni alba ha i suoi dubbi.
Le mosche non riposano mai perché la merda è davvero tanta.
La semplicità a volte è il sintomo di una interna avarizia.
Chi si nasconde nella tenerezza non conosce il fuoco della passione.
La follia è saltare sul tappeto della ragione.
Te l'ho già detto: i poeti non si redimono, vanno lasciati volare tra gli alberi come usignoli pronti a morire.
Vorrei parlarti del freddo del cuore, del mio cuore di radice ferita.
Ho avuto trentasei amanti più IVA.
Illumino spesso gli altri ma io rimango sempre al buio.
Il peccato mi fa riposare.
Io trovo i miei versi intingendo il calamaio nel cielo.
Ogni poeta vende i suoi guai migliori.
La casa della poesia non avrà mai porte.
L'unica radice che ho mi fa male.
Quando un amante ti perde significa che è un vigliacco. Quando un amante non riesce a perderti è un ladro.
Mi sveglio sempre in forma e mi deformo attraverso gli altri.
Non cercate di prendere i poeti perché vi scapperanno tra le dita.
La calunnia è un vocabolo sdentato che, quando arriva a destinazione, mette mandibole di ferro.
Se Dio mi assolve, lo fa sempre per insufficienza di prove.
Ci sono notti che non accadono mai.
La bellezza non è che il disvelamento di una tenebra caduta e della luce che ne è venuta fuori.
L'aforisma è il sogno di una vendetta sottile. L'aforisma è genio e vendetta e anche una sottile resa alla realtà biblica. Chi fa aforismi muore saturo di memorie e di sogni ma pur sempre non vincente ne davanti a Dio ne davanti a se stesso né davanti al suo puro demonio.
Ringrazio sempre chi mi dà ragione.
Sono una piccola ape furibonda.
Chi si ostina fa scandalo.