Andrea Camilleri
  • Porto Empedocle (Ag), 06/09/1925
  • Roma (Italia), 17/07/2019

Biografia

Sono uno scrittore, autore televisivo e regista italiano.

Segni particolari

Nel 2004 esce "La pazienza del ragno", a marzo 2005 esce "Privo di titolo", il 23 giugno 2005 esce "La luna di carta" che vede protagonista il Commissario Montalbano. Questi romanzi diventeranno una fortunata serie televisiva con protagonista Luca Zingaretti.

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Scritti da Andrea Camilleri

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Le televisioni, che fino ad un certo momento sono state fabbriche del consenso, oggi hanno fatto un salto in avanti e sono diventate fabbriche del credere. Del credere in che cosa? In una fede di comodo.

Il commissario Montalbano, dopo aver superato i cinquanta anni, compie un bilancio della propria vita ma ha paura di guardare la sua vera immagine, di scavare nei meandri della sua psiche, così come tutti gli uomini. Perché in fondo ognuno di noi(…)

Ho lavorato per trent'anni in Rai. È un'azienda misteriosa dalla quale non riesci mai a liberarti. Vedere in difficoltà l'azienda dove hai lavorato per tanti anni, ti addolora e ti fa rabbia.

Credo che il comunismo, nei termini in cui lo abbiamo letto, anche perché noi italiani ne siamo stati felicemente fuori pur essendo molti di noi comunisti, era destinato a una implosione. Come quando si vedono crollare su se stessi i grattacieli(…)

Non si costruisce nulla con l'uso delle armi. Questa stessa frase potrebbe essere usata da qualsiasi popolo oppressore contro quelli che difendono la loro libertà.

Vi era una sorta di aristocrazia intellettuale che disdegnava il teatro perché contaminazione di generi. Del resto in Italia siamo lenti, la prima opera di Cechov è arrivata nel '24. Gli altri paesi avevano capito prima di noi che il teatro era(…)

Non tendo ad una verità assoluta, dogmatica. Credo a verità relative. Ma quando anche la verità relativa viene stravolta ti domandi a cosa devi credere.

Può un vero cristiano amare il capitalismo? Perché se è vero che da un lato è stato possibile quantificare le vittime del comunismo, le vittime del capitalismo, invece non vengono quantificate da nessuno.