Boris Pasternak
  • Mosca (Russia), 10/02/1890
  • Peredelkino, Mosca (Russia), 30/05/1960

Biografia

Sono stato uno scrittore russo di fama internazionale. Trascorsi l'infanzia in un ambiente intellettuale ed artistico. Mio padre Leonid era artista e professore alla Scuola moscovita di pittura, mia madre, Rosa Kaufmann, era pianista.

Segni particolari

Nel 1958, Il dottor Živago mi frutterà l'assegnazione del Premio Nobel per la letteratura. Da questo capolavoro della narrativa novecentesca sarà tratto il film omonimo di successo (1965) con Omar Sharif e Julie Christie.

Mi trovi anche su

Scritti da Boris Pasternak

20 su 21

Tutti siamo diventati uomini, nella misura in cui abbiamo amato gli uomini.

Il tempo è un grande maestro. Peccato che uccida tutti i suoi allievi.

L'arte è realistica come l'attività, e simbolica come il fatto.

Vivere significa sempre tendere in avanti, verso l'alto, verso la perfezione, e raggiungerla.

Quanto coraggio ci vuole per recitare nei secoli, come recitano i burroni, come recita il fiume.

L'arte è una spugna deve succhiare e lasciarsi impregnare. Deve sempre essere in mezzo agli spettatori e guardare ogni cosa con una purezza, una ricettività, una fedeltà sempre più grandi.

La politica non mi dice niente. Non amo le persone che sono insensibili alla verità.

Io non amo la gente perfetta, quelli che non sono mai caduti, non hanno inciampato. A loro non si è svelata la bellezza della vita.

Perdere la fanciullezza è perdere tutto. È dubitare. È vedere le cose attraverso la nebbia fuorviante dei pregiudizi e dello scetticismo.

L'uomo è nato per vivere, non per prepararsi a vivere.