Emmanuel Carrère
  • Parigi (Francia), 09/12/1957
  • in archivio dal 4/30/2025

Biografia

Sono uno scrittore e sceneggiatore francese affascinato dalla realtà più cruda, anche quella criminale e politica a cui mi sono dedicato in testi di fiction e biografici.

Segni particolari

Il mio nome completo è Emmanuel Carrère d'Encausse. Per scrivere "L'avversario", il mio primo successo editoriale, mi sono ispirato allo stile e alle intenzioni del rivoluzionario "A sangue freddo" di Truman Capote

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Aforismi di Emmanuel Carrère

10 su 10

Il bello della censura è che uno può non pubblicare nulla senza per questo essere sospettato di non avere talento, anzi.

Un amico, un vero amico, è anche un testimone, e il suo sguardo ti permette di valutare meglio la tua vita.

Solo la morte convince gli uomini delle ragioni, della sincerità e della profondità del dolore altrui.

Si sa che gli uomini fuori del comune sono anche i più modesti, e i meno preoccupati dell'opinione altrui.

Quando mi occupo di un argomento, mi piace aggredirlo su più fronti, non prima di aver studiato una decina d'anni.

Non mi piace l'idea che un intellettuale debba avere un'opinione su tutto.

La fede è un mistero della persona, la religione è una narrazione collettiva.

È curioso che persone normali, intelligenti, possano credere a una cosa tanto pazzesca come la religione cristiana, una cosa in tutto e per tutto identica alla mitologia greca e alle favole.

Dell'Islam non posso e non potrei parlare perché non lo conosco bene, ne potrei fare una chiacchierata al bistrot ma come un incompetente. Si dicono oggi molte cose superficiali e io non voglio far parte di quelli che parlano senza conoscere.

Adesso è giusta la separazione Stato-Chiesa, ma l'editto di Costantino fu importante per la civiltà.