Gesualdo Bufalino
  • Comiso (RG), 15/11/1920
  • Comiso(RG), 14/06/1996

Biografia

Sono stato uno scrittore italiano. Il mio romanzo di successo è stato Diceria dell'untore, vincitore del premio Campiello.

Segni particolari

Per gran parte della vita insegnante liceale, mi sono rivelato tardivamente, nel 1981, a 61 anni, al mondo della letteratura grazie all'incoraggiamento di Leonardo Sciascia ed Elvira Sellerio. Sono conosciuto per il mio stile "pastiche" ricercato, ricco e molto "anticheggiante".

Scritti da Gesualdo Bufalino

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Irresponsabile della mia nascita, ho un alibi di ferro: non c'ero.

Leggere solo libri di autori defunti, a cui non si dovrà scrivere o telefonare.

Conversando, sforzatevi di dire di tanto in tanto una banalità. L'amor proprio di chi vi ascolta ve ne sarà riconoscente.

Beati i defunti, gli unici che, riguardo alle sorti future del mondo, possono veramente sentirsi in una botte di ferro.

Un aforisma benfatto sta tutto in otto parole.

La parola è una chiave, ma il silenzio è un grimaldello.

Sociologo è colui che va alla partita di calcio per guardare gli spettatori.

Non vedo perché sia legittimo amare insieme Cimarosa, Bach e Stravinskij e sia da fedifraghi amare a un tempo Carolina, Claudia e Maria.

È più facile amare gli altri che se stessi. Degli altri si conosce il meglio.

La vita: uno squarcio di luce che la morte, come una chiusura lampo, fulmineamente richiude.