Gustave Thibon
  • Saint-Marcel-d'Ardèche (Francia), 2 settembre 1903
  • Saint-Marcel-d'Ardèche (Francia), 19 gennaio 2001

Biografia

Sono stato definito "il filosofo contadino".

Segni particolari

Nel 1941 ho ospitato nella mia fattoria Simone Weil, in fuga dai nazisti. Da quest'incontro è nata una forte amicizia e sono stato proprio io a far pubblicare i suoi scritti dopo la morte.

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Scritti da Gustave Thibon

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La vita non è novità, ma rinnovamento. Innovare, se non è continuare, significa uccidere: il male e la morte sono i soli inizi assoluti permessi all'uomo.

Rinnovate la famiglia, rifate un'aristocrazia, rianimate il senso patriottico e religioso, altrimenti morrete.

L'amore, come la morte, ci proietta al di là del tempo e delle ombre che l'abitano. 

Le istituzioni si giustificano agli occhi delle folle solo attraverso il genio o il magnetismo di qualche individuo. Questa esigenza porta con sé due rovinose conseguenze: impone agli sventurati "portatori" delle istituzioni un grado di tensione e(…)