Jean de La Fontaine
  • Chateau-Thierry, Champagne, 1621
  • Parigi, 1695

Biografia

La novità che ho imposto è nell'importanza data al racconto, che nelle favole esopiche era in secondo piano rispetto all'insegnamento morale: al contrario, per me la morale diviene il pretesto, più che lo scopo, della narrazione.

Segni particolari

Le mie favole si ricollegano al filone inaugurato da Esopo, ma anche al "Decameron" di Boccaccio.

Scritti da Jean de La Fontaine

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Perdoniamo tutto a noi stessi e nulla agli altri.

Non siamo così difficili: i più accomodanti, sono i più intelligenti.

Fai attenzione, finché vivrai, a giudicare le persone dall'apparenza.

Mi piego ma non mi spezzo.

Sappiate che tutti gli adulatori vivono a spese di quelli che li ascoltano.