Mauro Medici
  • Italia
  • 05/07/1958

Biografia

Naturalizzato terrestre, cittadino del mondo.

Segni particolari

Ho immaginato cose che voi umani potreste solo vedere.

Aforismi di Mauro Medici

60 su 73

Ho senza dubbio la certezza di avvalermi del dubbio: infatti torno a cercarlo, anche dopo averlo interpellato, perché dubito anche di quella sensazione di certezza che resta dopo averlo consultato.

Quando sento i fanfaroni sicuri di sé, che non hanno capito niente della vita, dire che “la speranza è l’ultima a morire”, la mia speranza comincia subito ad ammalarsi, e seriamente.

“Chi è causa del suo mal pianga sé stesso”, giusto, ed io provvedo, non mi resta che piangere; però manca qualcosa, e non mi resta che… ridere, perché anche gli altri, quando son causa del mio male, ugualmente piangon me stesso.

Un termine per descrivere i governanti, dai nostri al G8, fino al G999, i timonieri alla guida della nazione, i capitani della nave mondo? Sono mossi dall’interesse loro o di altri, non hanno una rotta precisa, ci fanno viaggiare da schifo, non gli(…)

La corsa irrefrenabile verso il sapere può portare alla sapienza, ma non necessariamente alla saggezza; per diventare saggi una ignoranza va mantenuta: si deve sempre ignorare di essere sapienti.

Niente porta così sfortuna come essere superstiziosi.

Perché cerchi le risposte sulla vita nell'amore e le risposte sull'amore nel sesso, invece di cercare le risposte del sesso nell'amore, e le risposte dell'amore nella vita?

Dalla terra piatta ad una palla che gira, e poi satelliti pianeti e sistemi che girano; dall’atomo fino ai protoni neutroni quark ecc., ed anche questi girano; per ritornare a una conoscenza terra-terra che molti avevano già sperimentato da tempi(…)

I corsi e i ricorsi della storia ci sono da sempre, ed è sempre la solita storia, proprio perché i corsi non vengono seguiti e i ricorsi non vengono accolti.

Intelligenza artificiale: dopo aver svolto innumerevoli compiti stupidi, i computer arrivano a conclusioni intelligenti; al contrario di molti loro utenti, intellettuali o lavoratori dell'intelletto, che dopo aver svolto innumerevoli compiti(…)