Pupi Avati
  • Bologna, 03/11/1938
  • in archivio dal 3/16/2007

Biografia

Sono un regista, sceneggiatore e produttore cinematografico italiano.

Segni particolari

Il mio vero nome è Giuseppe. Ho iniziato con il genere horror-giallo e con collaborazioni eccellenti come quelle con Pier Paolo Pasolini e Maurizio Costanzo, entrambi per le sceneggiature.

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Scritti da Pupi Avati

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Siamo assuefatti alla solitudine, la famiglia è l'unico rimedio.

Oggi ci sono un’infinità di blog, che sono delle armi improprie in mano alle suggestioni di questi guru della domenica che sparano a zero su chiunque.

Tutti arrivano a fare un figlio dopo aver sistemato il mutuo, poi la macchina, poi il lavoro. Il bambino diventa un optional. Tutto ciò è una forma sotterranea di egoismo.

Nella mia ingenuità provocatoriamente vado a messa tutti i giorni a cercare Dio e a convincere Dio di esistere, lo ritengo necessario perché solo un Dio ci può salvare.

Sa qual è una delle cose che mi piace di più? Le persone che si risposano con le persone dalle quali si erano separate. Credo sia uno degli atti più romantici che possono contrassegnare la vita di una persona.

Non potremmo avere una compagine di critici, di esegeti, di saggisti straordinari e un cinema modesto.

L'ascolto è la dinamica che muove una società. La nostra società non ascolta.

La macchina da presa è quell'imbuto attraverso il quale le cose vere diventano bugie, menzogne... Ecco perché mi piace la macchina da presa, perché fa diventare falso ciò che è vero, fa diventare sogno la realtà.