Stefano Benni
  • Bologna (Italia), 12/08/1947

Biografia

Per conoscermi meglio vi consiglio Leggere, scrivere, disobbedire (1999), un libro intervista in cui racconto della mia vita e dei miei gusti letterari e cinematografici.

Segni particolari

Sono uno scrittore che si occupa volentieri di giornalismo, satira, fantapolitica e costume.

Scritti da Stefano Benni

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Dice la legge del saggio orsacchiotto: meglio un bel libro al cesso che un libro di merda in salotto.

Guerra, finanza e show ormai si assomigliano. Da una parte gli attori, dall'altra gli spettatori. Questa è la regola, ormai.

Quando c'è una difficoltà non è indispensabile saper fare grandi cose, basta che uno abbia coraggio e faccia la cosa che sa fare.

Ridere dei piccoli dolori è sollievo dei deboli. Ridere sull'abisso è proprio degli eroi.

La vita di un puntuale è un inferno di solitudini immeritate.

Un cinghiale si scontrò con un guidatore di Suv che andava a centocinquanta. L'animale ebbe la peggio. Il cinghiale invece se la cavò con una zampa rotta.

E' primavera, nella serra, in ogni fiore c'è un'orgia. Chi riuscisse a inventare un motel per insetti farebbe i milioni.

Era tanto strabica che la pallina nera dell'occhio destro si era spostata nel globo sinistro, e viceversa. Cosicché aveva gli occhi perfettamente normali.

Il buco dell'ozono? La colpa è di Toto Cutugno: usa talmente tanta lacca che ogni volta che si dà un colpo di spazzola si stacca un pezzo di Antartide.

"Pronto? Parlo con Giulio Andreotti?" "Dipende..."