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Disprezzo i cosiddetti giornalisti che si servono dei blog come di una fonte credibile.
Mi scusi il ritardo, ma stamattina credo di avere un po' di tubercolosi.
Io vado fiera del mio sedere. È difficile, per una donna di razza bianca, una simile perfezione. E poi trovo che il sedere sia importantissimo nella sensualità contemporanea. È sexy e moderno. E pratico. A differenza del gran seno, che è antico, scomodo.
Sono una materialista, gli ideali non m'interessano, e gli uomini troppo intensi mi fanno paura.
Non sopporto la discoteca: è un posto pieno di fumo, di gente che saltella e che va lì per beccare.
Io calcolo sempre tutto, tutto quello che sono l'ho studiato a tavolino. Mi controllo, sempre.
L'essere umano non può essere fedele. Mi prendo quello che gli uomini credono essere un loro diritto biologico e, se mi va, vado con un altro. Gli do l'immagine della fedeltà, la stessa che pretendo da lui.
Non sono mai stata sedotta da un uomo, ho sempre sedotto. Io lo scelgo, io lo lascio.
Credo che la bellezza sia un regalo pesante. Sei sempre lì a dover provare che non sei cretina.
Prima un pittore era un pittore, ora se il pittore non è filmato, se non dice cosa mangia e cosa beve, non è nessuno.
L'immagine ha reso tutto più commerciale, si può essere celebri per niente e viceversa geni sconosciuti.
L'immagine asseta le persone, fa sì che ci interessiamo degli individui al di là delle loro opere o non opere. Mi piacerebbe essere fuori da questo gioco perverso.
Sono la First Lady sino alla fine del mandato di mio marito e sua moglie fino alla morte.