Ennio Flaiano
  • Pescara, 05/03/1910
  • Roma, 20/11/1972
  • in archivio dal 2/2/2001

Biografia

Rapido, estroso e paradossale.

Segni particolari

Ho sceneggiato alcuni film di Fellini come "I Vitelloni" e "8 e ½".

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Scritti da Ennio Flaiano

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Non c’è che una stagione: l’estate. Tanto bella che le altre le girano attorno. L’autunno la ricorda, l’inverno la invoca, la primavera la invidia e tenta puerilmente di guastarla.

I nomi collettivi servono a far confusione. "Popolo, pubblico...", un bel giorno ti accorgi che siamo noi. Invece credevi fossero gli altri.

L’amore non può nascere che dall’oscuro desiderio che è in noi stessi di ripetere le sconfitte infantili. L’amore comincia quando ci accorgiamo di aver sbagliato ancora una volta.

Tutto il Vangelo è basato sul calcolo delle probabilità! Chi ha fame sarà sfamato, gli ultimi saranno i primi, eccetera.

L'italiano ha un solo vero nemico: l'arbitro di calcio, perché  emette un giudizio.

La situazione politica in Italia è grave ma non è seria.

Il gioco è questo: cercare nel buio qualcosa che non c’è, e trovarlo.

I capolavori oggi hanno i minuti contati.

Gli presentano il progetto per lo snellimento della burocrazia. Ringrazia vivamente. Deplora l'assenza del modulo H. Conclude che passerà il progetto, per un sollecito esame, all'ufficio competente, che sta creando.

L' avarizia è la forma più sensuale di castità.