Francesco Algarotti
  • Venezia (Italia), 11/12/1712
  • Pisa, 03/05/1764

Biografia

Spirito illuminista, con una grande apertura mentale verso il futuro. Scrittore e saggista, ma anche conoscitore d'arte e di scienza.

Segni particolari

Grande assertore delle teorie di Newton.

Scritti da Francesco Algarotti

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Sotto alle più belle azioni ci è la vanità, come sotto a' più bei ricami ci è lo spago.

Quel poeta che non saprà che la lingua volgare non sarà che un poeta volgare.

La ignoranza dell'uno è la misura della scienza dell'altro.

La gelosia ha da entrar nell'amore, come nelle vivande la noce moscata. Ci ha da essere, ma non si ha da sentire.

La falsa letteratura è peggiore assai dell'ignoranza. Meglio è non si muover di luogo che far cammino e aver smarrito la via.

La Donna non pone tanto studio nel vestirsi se non perché l'uomo viemeglio desideri di vederla spogliata.

L'uomo non pensa mai all'avvenire se non quando li dà noia il presente.

Gli epigrammisti in poesia sono come i fioristi in pittura.

Buona parte della felicità nostra sta nella distrazione da noi medesimi.

Ad ogni poeta mediocre vengono talvolta fatti alcuni buoni versi.