Gabriele Prignano
  • Roma (Italia)
  • 04/04/1931

Biografia

Scrivo poesie  d’Amore o, meglio, per amore della vita, in contrasto perenne con la visione di una Fine irreparabile e inevitabile per tutti. Mi ispira la grazia, la bellezza, la tenerezza in conflitto con l’idea della separazione da quanto amiamo e desideriamo, ma, ripeto,  destinato col tempo dolo

Segni particolari

Scrivo  - poesie, racconti, romanzi -  e continuo a scrivere, per trovare una ragione e un conforto alla fatica di vivere. Le storie di personaggi inquieti, grotteschi rappresentano un po’ lo specchio delle mie personali vicende.

Scritti da Gabriele Prignano

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L’unico vero potere riconosciuto e a cui si è felici di sottomettersi è la Bellezza. Ma la bellezza non è solo un bell’aspetto. E spesso non è nemmeno l’aspetto.

L’amore è una magia: nasce o muore e non se ne conosce la ragione.

Nulla può trattenerci dal desiderare quanto ancora non ci appartiene: né leggi né catene. Siamo ciechi in amore. E folli.

Sono giunto a dubitare di me stesso e questo è un brutto affare, perché non potrò vietare ad altri ciò che a me è permesso.

Credere nel Destino significa consegnare la propria vita nelle mani altrui, arrendersi ai potenti.

Spesso consegniamo ad altri non i nostri pensieri, ma solo una parte accuratamente scelta. E’ un po’ come quando si va ad una festa: si sceglie sempre il vestito più adatto alla circostanza.

Non si dice mai tutta la verità, perché si desidera sempre averne qualcuna di riserva.

Molti ragionano solo con la testa, pochi con tutto il corpo e alcuni coi piedi.

Bisogna sforzarsi di capire che talvolta non siamo migliori di quanti giudichiamo peggiori.

Anche i sogni evaporano come acqua di fonte. Non chiudeteli in un barattolo, non imprigionateli in un cassetto. Esponeteli al sole, perché vivono di luce. Sono luce.