Gene Gnocchi
  • Fidenza, Parma, 1955

Biografia

Sono un comico e conduttore televisivo.

Segni particolari

Il mio nome all'anagrafe è Eugenio Ghiozzi. Il mio programma "Gnok Calcio Show" è stata una delle trasmissioni più divertenti sul mondo del pallone.

Scritti da Gene Gnocchi

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Conosco un ciclista di Rovigo così sfortunato che quando stava per battere il record dell'ora di Moser è scattata l'ora legale.

Gli albanesi sono così poveri che lavano i vetri ai marocchini. Solo che, siccome in Albania non ci sono semafori, gli corrono dietro fino in Jugoslavia.

A Milano 3 ci sono delle zanzare così grosse che quando c'è la nebbia le fanno atterrare alla Malpensa.

Adriano: «Se l'Inter vince lo scudetto farò un brindisi. Se lo perde lo farò lo stesso».

Alla mostra del cinema di Roma, Sean Connery ha raccontato di un lontano incontro di tennis con Nicola Pietrangeli. Si ricordava perfino il nome dell'arbitro: Numa Pompilio.

Dopo la squalifica per scommesse, ieri Flachi ha seguito Ascoli-Sampdoria da una ricevitoria Snai.

Durissima risposta di Montezemolo a Max Mosley. «La F. 1 senza le Ferrari è come un'orgia senza le fruste».

Io sono un cantante che ha spaccato a metà la critica: quelli che mi volevano bene dicevano che ero il Ray Charles bianco, mentre quelli che mi volevano male dicevano che ero il Toto Cutugno nero.

Galliani: «L'addio di Leonardo è stata una scelta presa consensualmente tra il presidente del Milan e il presidente del Consiglio».

Lo smog riduce tantissimo la visibilità: i monaci tibetani, invece di Buddha, sono stati sorpresi a pregare Galeazzi.