La danza dei lebbrosi
“La danza dei lebbrosi” di Leonard Cohen è un lavoro a dir poco straordinario. Leonard Cohen scrisse il romanzo che era poco più che un ragazzo. Aveva già pubblicato poesie, ottenendo il plauso da alcuni importanti critici, ma “La danza dei lebbrosi” non fu accettato dagli editori di allora, e Leonard lo ripose in un cassetto insieme ad altri suoi scritti.
In questo volume convergono anche diversi racconti, e tutti parlano di solitudine, alienazione, amore e libertà, memoria storica. Cohen, quasi sicuramente, è stato influenzato da scrittori quali I. B. Singer e S. Bellow, ma non mancano elementi prettamente hemingwayani e faulkneriani. La cifra stilistica di Leonard Cohen è unica e inimitabile. Non c’è giorno che non gli vengano tributati omaggi da tanti, tanti artisti, anche da Bob Dylan che quando ricevette il Nobel sottolineò che sarebbe stato meglio se il premio fosse stato assegnato a un vero poeta, a Leonard Cohen.
Riflessivo, sorprendente, giocoso e provocatorio, “La danza dei lebbrosi” è vivido nei dettagli, talvolta crudo, ma sempre commovente e umano: in questo libro troviamo un Leonard Cohen già ampiamente maturo, uno scrittore capace di analizzare, con geniale realismo poetico, l’umanità tutta.
Leonard Cohen è nato a Montreal nel 1934, e subito dopo la laurea ha pubblicato il suo primo libro di poesie. Era il 1956. Ne ha pubblicati un’altra decina, più due romanzi. Celebre in tutto il mondo come cantante e cantautore, ha pubblicato quattordici album tra il 1967 e il 2016. Inserito nella Rock and Roll Hall of Fame nel 2008 e nella Songwriters Hall of Fame nel 2010, ai Grammy del 2010 è stato premiato alla carriera. Nel 2011 ha vinto il Premio Principe delle Asturie e il Glenn Gould Prize. È morto a Los Angeles nel 2016.
Bompiani
276 pagine
9788830119321