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Internet non è solo un veicolo, è una forma di cultura. La rete è innanzitutto un concetto filosofico.
L'evoluzione passa attraverso porte strette e poi chi sa se sono le porte giuste? Probabilmente sono le uniche.
Nella rete non c'è notte e non c'è giorno, non c'è alto e non c'è basso, non c'è corpo e non c'è calligrafia, c'è solo il bit, che viaggia e che prende la forma che gli vogliamo dare.
Arrivare fin quaggiù e arrivarci da solo, con le proprie gambe, è fare un viaggio fino alla periferia del rapporto con se stessi, è mettersi alla prova, è cercare, non scappare, ma andare fino in fondo a conoscere i propri fantasmi.
La notte è più bello, si vive meglio, per chi fino alle 5 non conosce sbadiglio.
Non rivendico nessuna appartenenza, tranne quella al mondo degli esseri viventi col diritto di affondare le radici, sogno un universo dove ogni differenza sia la base per poter essere amici.
L'indifferenza è il più grave peccato mortale.