Qualcuno disse un giorno: - Non siamo programmati per amare, credere&sognare; ricordare, sperare o distruggere ciocchè abbiamo costruito; lo siamo soltanto per nascere, vivere eppoi (in un battibaleno) morire! -. Tanti anni dopo, in una sacra assoluta notte da tregenda, però, una voce profonda ed oscura, arcana mi sussurrò, nell'orecchio destro più volte e più volte (più e più volte ancora lo fece, quasi infinite: ma non era la befana!): - Vieni, oh sì vieni, nei sogni vieni; troverai ciocché ti serve, quì vi troverai l'impossibile e il nuovo!...Un simoniaco incontrai, allora, ed una giovane vergine nuda, dai biondissimi capelli e cogli occhi azzurri: entrambi mi presero per mano ed andammo insieme verso la casa del rabbino.