Matteo Ricci
  • Macerata, 1552
  • Pechino, 1610

Biografia

Sono stato un missionario, matematico, cartografo ed esploratore.

Segni particolari

Il mio nome in mandarino era Lì Madòu. Sono riconosciuto come uno dei più grandi missionari della chiesa cattolica in Cina.

Scritti da Matteo Ricci

10 su 20

Il mio amico non è altro che la metà di me stesso; anzi, un altro me stesso. Perciò devo considerare l'amico come me stesso.

Ma che epoca! Che epoca! Le parole ossequiose producono amicizia e le parole vere producono odio!

Sebbene l'amico e io abbiamo due corpi, nei due corpi c'è un cuore solo.

Ragion d'essere dell'amicizia sono il bisogno reciproco e il mutuo aiuto.

Il figlio devoto eredita le amicizie del padre come ne riceve le proprietà.

Un uomo di grande virtù, se non ebbe nemici fuor dal comune, ebbe certamente buoni amici. Se non ebbe nemici straordinari che lo costrinsero a essere accorto, certamente ebbe buoni amici che lo aiutarono.

Un vecchio amico è un buon amico: non dobbiamo abbandonarlo. Chi senza motivo lascia un vecchio amico per uno nuovo, dopo poco se ne pentirà.

Se gli amici sono pochi, avrò poca gioia; ma avrò in tal modo anche poca tristezza.

Prima di contrarre amicizia, bisogna osservare; dopo averla contratta, bisogna fidarsi.

Dopo aver contratto un amico, in ogni cosa potrò consultarmi con lui; ma, prima, devo decidere chi sia vero amico.