A casa
Invisibile,
sono tra queste lamiere.
I miei passi come bombe esplodono nel fango,
la mia vita spezzata in due.
Scappato dalla mia casa,
schiacciato da una casa che mi doveva salvare.
Qui imprigionato a catene che non puoi toccare,
ho lasciato un inferno con le sue fiamme,
ne ho trovato un altro,
una stanza senza finestre
senza una porta da aprire.
Dieci anni sono passati
raccogliendo erba da mangiare,
avvolto in una coperta logora
senza un domani da aspettare.
Metto ad asciugare vestiti, anima e lacrime,
non c’è un vento caldo che mi accarezza il cuore,
non c’è più sole da cui ripararsi,
non c’è più la luce della speranza su cui spalancare i miei occhi.
C’è solo questo buio nero che mi paralizza,
mi pervade e resta lì un giorno dopo l’altro.
A capo chino aspetto in silenzio
che giunga quell’alba che mi riporterà finalmente a casa.