Lei sarà come noi, con un bargiglio
di tristezza sempre pronto ad esploderle
negli occhi, come dovesse scusarsi
di essere azzurro. Lei sarà la
tua pelle e nebbia, la mia carne
ed onde, sarà acciaio e piuma.
Ma non avrà punte nel nome e
chiamarla sarà sempre una carezza.
10 gennaio 2012
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