Un quatto suono nell'ombre spande caldo il sole,
Tra le foglie spicchia il barbaglio di un pomo scarlatto,
Superba si torce del serpe la coda fra l'erbe,
Librato sull'aree pacate il moscondoro,
Mentr'io immobile osservo il cielo terso lieve spirare
e lo sfumare del tempo fra le nuvole rare,
Mi scorgo a pensare,
sgrovigliato sul campo,
all'eterna Natura e il suo mutare,
Quand'ecco lontano,
mi sento chiamare...
3 maggio 2011
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