La spiaggia è stanca di sabbia e basta,
di aspettare che qualcuno la raggiunga,
che la calpesti fino al limite dell’onda
e la rimuova dentro un cerchio d’orme.
La stessa cosa, il mare.
In questo inverno uguale agli altri,
sbadiglia a nuvole indecenti
e si raccoglie a miglior fortuna.
Adesso chiamo primavera
e le dirò che arrivi esagerata,
scortata dalle rondini migliori,
bagnata d’acqua di colonia antica.
*
Anno di stesura 2004
22 febbraio 2021
Altri contenuti che potrebbero piacerti
Tenero, lui!
Poiché il suo orologio andò avanti sempre di tre minuti, quando arrivò al dunque morì convinto d’aver vissuto tre minuti in più…