Mi abbandono
all'ultimo passo
chiudendo gli occhi.
Dischiusi i miei sogni
lascio zittire l'anima
quieta e calma
nel riposo.
Bramose lenzuola
calde e morbide
guidano i pensieri,
trucidano le serpi
in seno alla mente.
Sbavo d'ansia
e ricopro di tepore
il mio cuore dissonante:
bellicoso bersagliere
d'amore.
Sfuggo allora, certo
in un lesto coprire
di manto celeste
il mio corpo sollevato
dal peso atterrante
di biglie pesanti.
11 novembre 2010
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Do sempre più di quel che posseggo e non ricevo mai il resto.