labbra su labbra
portento d’un assenso interiore
d’indicibile voluttà
soggioga l’anima a duttili simmetrie amorose
quasi imprendibili e avvolgenti
eppur sempre mi negasti
quella languida espansione
sulla linea della tua bocca statuaria e algida
nel tornante d’una emozione sconosciuta
soffiata dalle dita al di là d’un pegno
10 febbraio 2012
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