Alchimia dell’amore

Donna giovane ‐ fiamma senza nome,
sei l’atanòr che fonde il desiderio,
che incendia il sangue e invita alla vertigine,
sei danza nuda sotto cieli tersi,
sei l’alba che non chiede di durare.
Nel tuo sorriso l’arte del principio,
la febbre di chi ignora la misura,
l’incanto che seduce senza tregua.
Donna matura ‐ porto luminoso,
accogli vele stanche d’orizzonte,
le mani tue non stringono: sorreggono.
Hai il passo lento e il cuore come casa,
e un fuoco che non brucia, ma ravviva.
Sei la quiete che segue la tempesta,
sei carne che ricorda, che comprende,
sei il compimento, non la fine attesa.
Solo chi l’una e l’altra ha traversato
conosce l’alchimia del vero amore.

Giovanni Mascellaro


Questi versi sono nati da un pensiero semplice, ma profondo:
l’amore non è una sola stagione della vita, ma un cammino che muta forma, voce e fuoco.
Ho voluto dare parola a due archetipi — la donna giovane e la donna matura — non per contrapporle, ma per mostrarne la complementarità.
Nel fuoco della giovinezza e nella luce della maturità si cela un’unica alchimia, accessibile solo a chi ha avuto il coraggio di attraversarle entrambe.
È una poesia sull’amore, sì, ma anche sul tempo, sull’esperienza, e su ciò che resta, dopo che il desiderio ha imparato a conoscere il suo volto più profondo.