Ho appena capito i cirri abbassati
sui tronchi toscani.
E fuori dal vetro attesi
gli odori
riarsi
in rinascite.
Ho sentito il passo lesto e il tamburello
del polso estivo più distante.
Le spunte agli ondeggi,
capelli filanti neri.
Ho immaginato come sarebbe se fossero
fragole.
E il sogno vetero ricresce in più rami.
Sulle pupille lustre ho specchiato
le corolle rosee di ogni infiorescenza
e le rovine del mondo
e il saltello sul cuore d’ombra
e la caduta della stella erta
e gli occhi grandi di Alessandra.
12 dicembre 2007
Altri contenuti che potrebbero piacerti
Rameggiare giallo
di Michele Macchi
Avvampò ramingo il maggio
avvampò col taglio
del suo rameggiare giallo
incurvando il tramonto(…)