Annabel
I tuoi ricci d'oro
sono tutti ricordi,
il cielo nei tuoi occhi
è nuvoloso.
Una sera di un venerdì
nel pieno dell'inverno,
oh Annabel.
...
Tanti sogni erano chiusi nel vetro
e rimarranno tra il mancato e il trasparente:
un pettine,
una ghirlanda,
una casa gialla,
cercare di non morire.
Annabel sei sempre tu
non ti lascerò,
ho paura anch'io
di restare sola.
Una sera di un venerdì
nel pieno dell'inverno,
oh Annabel.
...
Ma e pa non ti possono aiutar,
purtroppo il problema non è mai uno,
il cancro non era solo uno.
Forse non lo sai
perché gli astronauti vanno nello spazio,
non vanno per vedere la luna,
la luna si vede meglio da qua.
"non posso fare nulla"
"non posso fare nulla".
Una sera di un venerdì
nel pieno dell'inverno,
oh Annabel.
...
Il mio angelo non sorride più.
Gli astronauti vanno nello spazio
per vedere la Terra,
è così semplice, dopotutto,
ma Annabel tu dove sei andata?
Oh Annabel,
sei uscita dall'ospedale?
Dove sei? Ovunque c'è freddo,
a due grandi sotto zero mi sento sprofondare nella neve,
ti sento sprofondata per sempre...
Oh Annabel,
perché, perché
Annabel perché giovane come sei già non splendi più, perché?! Dovevi andartene tu...
(Ispirato da "La Collezionista Di Sogni" di Valentina Bellucci).