Asteria ed Isteros
Le stelle tutte si riflettono
nel pallore nudo della tua carne.
Danzano, frementi nel caos,
lambendoti i capezzoli, sfiorando
i preziosi e dolci anfratti
dove nascondi i tuoi gemiti.
Tutto si fonde e scorre,
fino ad esplodere intenso,
come fiume di supernova nel tuo cosmo,
racchiuso in un urlo convesso,
totale ed annullante:
un'esplosione di vita e passione,
di piacere e dolore.
Tutto risuona, ed è silente in te,
come venti in continuo divenire,
di contrazioni ritmiche e parossistiche,
infinite come il dolce delle tue labbra.
Persa e ritrovata,
come una stringa di pura energia,
vicina e lontana.
Dove sei ora?
Dispersa nella volta di Cassiopea?
Legata, come il cielo di Andromeda?
Non potrò mai saperlo.
Devo solo esportarti ed esploderti,
accettando la tua energia
con la bocca, le mani, e il sesso.
E nel tuo eterno accogliere e generare
Io resto meteora, strumento e vettore
Dei venti solari del tuo monte di venere.
Spettatore della tua galassia d'estasi
Eterna periferia che ammira il tuo infinito.
21/06/2025