Come potrei ritrovare sospiri, respiri
appesi, non troppo lontani, derisi
e di consapevole vestirmi prima di parlarle,
Oppure attendere che schiuda le parole, gli intenti
e se di tetre atmosfere dovrò ridipingermi
che sia veloce l'attimo, il desio, consumato, dimenticato.
Portami dove culli i tuoi sogni
per mano, presentami intimità e silenzi
che non si agita oceano se non di vento
che non respira vita, se non di passione.
Giullare ogni mia previsione intatta
come fossi un cieco a spasso sull'incerto
lasciami incauto,
o finalmente, vieni a svegliarmi.
Raffaele di Ianni
5 settembre 2011
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