A questa stessa ora un tavolo
tremava fra le mie labbra e le tue,
un muro con le gambe,
un cavallo con in sella le nostre
mani vuote per paura. Mi piacevano
fra la gente i tuoi occhi di gabbiano
rabdomante e come li hai posati
sulla terra trovando ancora il mare.
20 gennaio 2012
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Scrivo perchè le mie dita sanno dire meglio della voce.