Apristi gli occhi
–acque chiare‐
in uno sfondo cupo di tempesta.
E passò su di te il vento.
(Dal libro “Nel migrar dei giorni” 2000)
24 gennaio 2015
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Tormenti e gioie, da sempre, corrono al fianco dell’uomo: i miei piccoli fiori di campo vogliono essere dei momenti di sollievo alla sofferenza del vivere quotidiano. Come un fiore di campo, una poesia ha poche pretese ma con la sua tenerezza può rendere la vita un po’ più amabile.