ti fumavo distrattamente
e la cenere che (sola) cadeva
inesorabile accorciava
quel mozzicone d’amore
che ci annodava. la parvenza del
fumo rimandava a quell’alone
cerchio bianco di sposa,
un tempo innamorata.
spengo la sigaretta,
la cicca consumata,
calpestata dal mondo
abbraccia il posacenere
nell’ultimo respiro.
22 giugno 2012
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Ci vogliono scrittori che buchino la pagina, non che ci scrivano sopra.