C’è che la cognizione è il dilemma
Quando tutto è un chiaroscuro.
Le sciagure sostano impunite
Come fossero virtù
E la carne concepisce la cancrena
Il pensiero si fa spada
Lama fina e battagliera
E finché non c’è l’affondo
Non c’è ruggine a spolpare
C’è che la sabbia scivola sincera fra le mani
Come il volto di un bambino spaventato
E non so fare a meno, d’averla sottopelle
Come un guanto che nell’anima deterge
C’è che il cuore è un ingombro
Deturpato fra i ventricoli rappresi.
Risorge ogni dolore e lo posa fra le perle del rosario
Quasi costola iniziata
Scandendola perdono scellerato
Pane d’ossa, nato ai denti
25 giugno 2008
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