C'è un tramonto che non vede confini
ma solo orizzonti infiniti, piangendo
lacrime d'addio, in un bicchiere
dove annegano sentimenti scuciti
con valige preparate, per ripartire
andandosene felice, nel fascino
misterioso di universi stellari
che non conoscono cose terrene
vandalismo e superbia incallita
del pianeta dei viventi torturati
dalle durissime ipocrisie
24 novembre 2013
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Se si sta male bisogna dirlo, non essere vaghi, anche se qualcosa può spaventare, perché forse cosi, si ha meno paura, certo che però, se non ci sono le condizioni giuste, tutto è più difficile e soprattutto, se chi sarebbe disposto ad ascoltare, lo vedi come un rivale e questo succede, se intorno ci si ritrova esseri stupidi, che fanno sentire, incapaci