Campovolo

Con quegli occhi li,
di attese sotto soli roventi,
in quei giorni di Giugno attesi da tempo;
emozioni sempre più intense,
da condividere con coloro che condividono stesse passioni;
estranei ma famiglia in certi momenti.

Momenti che sembrano eterni,
dinanzi a transenne aperte sempre troppo tardi,
dove animi dal cuore umano,
cercano di raffreddare
spiriti bollenti che sanno di buono;
s'innalzano cori ripresi da tutti,
quell'istante un attimo prima di entrare;
si ferma il tempo dei cattivi pensieri.

E cancelli finalmente aperti,
corse su colline colorate di vita,
per raggiungere postazioni più buone
per punti di vista da riempirsi gli occhi di emozioni e lacrime;
una lunga attesa dove non ci si sente mai soli,
quell'attimo dissolto nel tempo
prima che si accenda lo spettacolo.

La voce vola via su cieli che minacciavano pioggia,
una lacrima bagna il viso su lettere arrivate spesso tardi.
s'illumina il cielo notturno su titoli di coda di eventi già passati,
pronti per altri giri, tenendo botta nei nostri giorni.