Con le mani consce
d’amorosa cura
delicatamente un cannolo pigliai
aveva la scorza bollosa
coperta d’una patina zuccherosa
che avvolgeva
un ripieno d’ovina ricotta
candida e cremosa
con gocce di cioccolata tenebrosa
Spontaneamente
quella curiosa vista
la gola conquistò
sicché la bocca
quel colpevole cannolo reclamò
liberando un avido morso
che uno scricchiolamento generò
Il continuo masticamento
una sensazione sublime provocò
a tal punto che un altro ne gustai.
14 marzo 2014
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Perché chiuderci dentro il recinto insormontabile della nostra intimità? Perché sigillarci in noi stessi e non godere della bellezza che è negli altri? Quanto è bello aprirsi agli altri così come è bello la mattina, alle prime luci dell'alba, aprire la finestra e guardare il mondo. Chi non prova gioia che dà piacere all’anima? Chi non prova diletto nell'ascoltare il cinguettio degli uccelli, o letizia nel guardare la bellezza che ci sta intorno?