Caro Pirandello

Ci hai sempre parlato
dell'uomo con le sue maschere,
che possono confondere
e disfare l'identità
per un desiderio di cambiare
e cercare la vita felice altrove.
Tu, Pirandello,
hai reso le tue storie
piene di verità segrete,
piene di dramma
anche dove c'era luce.
Uno, nessuno e centomila
sono i nostri volti
che mostriamo,
spesso, siamo distanti
davanti ai nostri stessi occhi
e non più ci riconosciamo.
Quello che fu,
fu qualcuno
che non riusciva più
a trovare un senso,
cercava qualcosa
per sentirsi vivo e non spento,
vivo in mezzo ad altra gente,
ma la gente anche se possiede
un volto diverso,
ha sempre gli stessi schemi
e se sei imperfetto,
cercherà in qualche modo
di rimodellarti sempre.
Caro Pirandello,
l'anima vuole volare
e dietro una maschera
non sa stare.