Cartometraggio Di Solitudine

Nella culla d’ombre, 
la solitudine s’adagia, 
tra veli di silenzio 
e sospiri che non trovano casa, 
come eco lontano 
su scogli di desiderio, 
levigati dal tempo 
e dalla sete di ciò che non fu. 
S’inarca l’anima in spire di vetro, 
fragile architettura 
di sogni spezzati, 
mentre galassie d’inquietudine brillano fievoli, 
come occhi di stelle 
che piangono nel vuoto. 
Custode di silenzi, 
il cuore anela, 
tra battiti incerti 
e memorie che graffiano, 
cercando tra miraggi 
un balsamo di luce, 
una carezza che spezzi 
il gelo dell’attesa. 
Mentre il tempo, 
pittore di nostalgie, 
con dita d’oro e polvere d’oblio, 
disegna universi 
di eterno smarrimento, 
dove ogni istante 
è un frammento che si dissolve. 
Ma nell’abisso, 
un sussurro si leva non voce, 
ma vertigine che incendia il vuoto, 
una scintilla che sfida l’oblio. 
E l’ombra, 
stanca di essere ombra, 
diventa sogno 
che osa farsi carne, 
e nel suo battito 
nasce un dio dimenticato.

Laura Lapietra ©