Che avrei voluto e non voluto
Dimmi sul serio se c'è,
un motivo perché
non posso più sedermi con te.
Perché mi sento così male,
perché non posso rimediare,
se indietro di qualche mese
non possiamo tornare.
Ma perché mi sono illuso,
perché ci sono caduto
in questo sogno morboso,
perché invece non posso
dimenticare tutto quel rosso,
e invece l'ho tinto addosso
anche se non c'entra niente
adesso che dovrei lasciar perdere.
E che c'è,
è soltanto perché ho provato ad amare
che te ne sei voluta andare
perché sul serio basta solo quello a complicare,
rendere più studiate le serrature delle porte,
che avrei voluto e non voluto, chiamarti al cellulare
non sai quante volte,
che non è successo mai niente.
Quanto avrei voluto e non voluto,
aprire certe storie
e chiuderne altre
in cui non è successo mai.
Niente in tutto questo guardarci magnetici,
dove non so che messaggio leggerci,
con Eraclito sono alla regola degli opposti,
ma mi sembra roba da sciocchi,
da presunti pionieri di iperurani farlocchi.