Vagava per le strade,
cantava a voce bassa,
guardava il cielo
e mangiava le nuvole,
rideva da solo
e piangeva nel vento,
forse perché ricordava
e ogni sera alla luna,
il suo sguardo accostava,
rapito e incantato,
con un sogno stretto al petto
e nella mente
la metà dei suoi anni,
così si addormentava
colui che, ormai, il dolore
a spasso portava.
26 luglio 2020
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