Nuvole senza cielo dirottano un corpo mobile
sollevato d'arti sempre aperti
in bellezza d'abbraccio.
Sarebbe forse stato più lieve
circumnavigare in quel tempo
fra decollo e ritorno e lasciare che la scia
tracciasse la rotta che invece si dissolse
nel grigio piombo specchiato di pozzanghera
odorosa di piscio e umori bastardi
e sono stata io
ad incoraggiare l'errare randagio
di un cuore di cane senza padrone.
19 aprile 2013
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