Si apre il cielo
nel suo divenire,
stilla di luce sul manto della notte.
Candido il passo,
leggero il pensiero,
mentre scruta lo sguardo oltre
il buio del tempo.
Piovono petali di pace
sul giorno nuovo
di un vecchio solitario.
E' primavera.
Ancora una volta.
Chissà per quanto?
Le mani rugose si tingono
di bianco
si mischiano alle lacrime
sotto il candido ciliegio.
12 aprile 2012
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Non siamo mai soli, la strada è lunga da percorrere, qualcuno è sempre accanto, basta saper vedere oltre. Penso che il sogno di ogni uomo sia lasciare un'impronta di sé, per trovare l'immortalità. Quando scrivo do voce a coloro che passano su questa terra come sabbia impalpabile, parole senza voce, pianti senza lacrime, invisibili. Quando scrivo trovo la traccia dell'immortalità.