Alla tenda s'accosta
il piccolo nemico
Dimitrios e mi sorprende,
d'uccello tenue strido
sul vetro del meriggio.
Non torce la bocca pura
la grazia che chiede pane,
non si vela di pianto
lo sguardo che fame e paura
stempera nel cielo d'infanzia.
E' già lontano,
arguto mulinello
che s'annulla nell'afa,
Dimitrios ‐ su lande avare
appena credibile, appena
vivo sussulto
di me, della mia vita
esitante sul mare.
Altri contenuti che potrebbero piacerti
La spiaggia
di Vittorio Sereni
Sono andati via tutti ‐
blaterava la voce dentro il ricevitore.
E poi, saputa, ‐ Non(…)